Requisiti soggettivi

Possono accedere al regime forfettario esclusivamente le persone fisiche che esercitano attività d'impresa, arti o professioni in forma individuale.

Sono escluse tutte le forme societarie (società di persone, di capitali, associazioni professionali) a prescindere dal fatturato, anzianità fiscale o numero di soci.

La normativa evidenzia come il forfettario sia pensato per:

  • liberi professionisti (es. consulenti, grafici, formatori)
  • ditte individuali artigiane o commerciali
  • attività occasionali divenute abituali (con apertura P. IVA)

➤ In caso di imprese familiari, è ammesso l’accesso purché l’impresa non sia in forma societaria e resti intestata ad un singolo soggetto.

Attenzione: il requisito soggettivo è la base per l’accesso al regime. Anche se rispetti i limiti di fatturato, la presenza di una società preclude l’adesione.

Requisiti oggettivi

Oltre al requisito soggettivo, per poter applicare il regime forfettario è necessario rispettare due criteri oggettivi:

1. Limite dei compensi e dei ricavi: massimo €85.000

Per poter rientrare nel regime forfettario, i ricavi/compensi percepiti nell’anno precedente non devono superare gli 85.000 euro. Questo vale sia per chi ha già una Partita IVA, sia per chi l’ha appena aperta.

Esempio: Se hai aperto la P.IVA il 1° ottobre 2023, puoi fatturare massimo €21.041 nel primo anno (calcolo: 85.000 ÷ 365 × 90 giorni).

Se eserciti più attività (es. consulenza e vendita), devi sommare i ricavi e i compensi complessivi. Se superi il limite anche solo per un’attività, esci dal regime.

2. Limite alle spese per dipendenti o collaboratori: massimo €20.000

Il secondo requisito oggettivo impone un limite massimo di €20.000 annui per le spese sostenute per:

  • personale dipendente
  • collaboratori
  • associati in partecipazione
  • familiari coadiuvanti

Requisiti oggettivi

Oltre al requisito soggettivo, per poter applicare il regime forfettario è necessario rispettare due criteri oggettivi:

1. Limite dei compensi e dei ricavi: massimo €85.000

Per poter rientrare nel regime forfettario, i ricavi/compensi percepiti nell’anno precedente non devono superare gli 85.000 euro. Questo vale sia per chi ha già una Partita IVA, sia per chi l’ha appena aperta.

Esempio: Se hai aperto la P.IVA il 1° ottobre 2023, puoi fatturare massimo €21.041 nel primo anno (calcolo: 85.000 ÷ 365 × 90 giorni).

Se eserciti più attività (es. consulenza e vendita), devi sommare i ricavi e i compensi complessivi. Se superi il limite anche solo per un’attività, esci dal regime.

2. Limite alle spese per dipendenti o collaboratori: massimo €20.000

Il secondo requisito oggettivo impone un limite massimo di €20.000 annui per le spese sostenute per:

  • personale dipendente
  • collaboratori
  • associati in partecipazione
  • familiari coadiuvanti

Questo limite è stato reintrodotto dalla Legge di Bilancio 2020 ed è ancora in vigore. Le spese vanno calcolate sull’anno precedente (o su base presunta se si tratta di nuova attività).

Attenzione: anche i contributi versati per collaboratori o dipendenti rientrano nel conteggio del limite dei 20.000 €.
Fonti normative
  • Legge n. 197/2022 (Legge di Bilancio 2023): nuovo limite €85.000
  • Legge n. 145/2018: istituzione semplificazioni regime
  • Agenzia delle Entrate – Circolare 9/E 2019: interpretazione requisiti

✅ Se rispetti sia i requisiti soggettivi sia quelli oggettivi, puoi operare nel regime forfettario per tutto l’anno. La verifica va fatta ogni anno fiscale.

Buono a sapersi: se superi i 100.000 € di fatturato, perdi immediatamente il regime e devi applicare IVA dalla prima fattura successiva. Se invece resti sotto i 100.000 € ma oltre gli 85.000 €, il passaggio avviene l’anno dopo.

Questo limite è stato reintrodotto dalla Legge di Bilancio 2020 ed è ancora in vigore. Le spese vanno calcolate sull’anno precedente (o su base presunta se si tratta di nuova attività).

Attenzione: anche i contributi versati per collaboratori o dipendenti rientrano nel conteggio del limite dei 20.000 €.
Fonti normative
  • Legge n. 197/2022 (Legge di Bilancio 2023): nuovo limite €85.000
  • Legge n. 145/2018: istituzione semplificazioni regime
  • Agenzia delle Entrate – Circolare 9/E 2019: interpretazione requisiti

✅ Se rispetti sia i requisiti soggettivi sia quelli oggettivi, puoi operare nel regime forfettario per tutto l’anno. La verifica va fatta ogni anno fiscale.

Buono a sapersi: se superi i 100.000 € di fatturato, perdi immediatamente il regime e devi applicare IVA dalla prima fattura successiva. Se invece resti sotto i 100.000 € ma oltre gli 85.000 €, il passaggio avviene l’anno dopo.

Cause di esclusione dal Regime Forfettario

Anche se rispetti i requisiti soggettivi e oggettivi, potresti essere escluso dal forfettario se rientri in una delle seguenti situazioni:

  • ✔️ Usi regimi IVA speciali (es. agricoltura, editoria, tabacchi)
  • ✔️ Non sei residente in Italia o UE con almeno 75% di reddito prodotto in Italia
  • ✔️ Effettui in prevalenza cessioni di fabbricati o terreni edificabili
  • ✔️ Sei socio di società o partecipi ad associazioni professionali
  • ✔️ Hai percepito redditi da lavoro dipendente superiori a 30.000 € l’anno precedente
  • ✔️ Eserciti attività per ex datori di lavoro (entro 2 anni dalla cessazione)
Tabella riepilogativa del regime forfettario 2023
Voce Limite / Requisito
Fatturato massimo85.000 €
Spese per dipendenti/collaboratori≤ 20.000 €
Redditi da lavoro dipendente≤ 30.000 €
AccessoSolo persone fisiche
Imposta sostitutiva15% (o 5% per i primi 5 anni)
Esclusione immediataOltre 100.000 €

FAQ - Domande frequenti

Sì, a patto che il reddito da lavoro dipendente non superi i 30.000 € l’anno precedente. Se hai cessato il rapporto di lavoro, il limite non si applica.

Sì, ma dovrai sommare ricavi e compensi di entrambe per verificare il superamento dei limiti.

Consiglio finale

Se sei in dubbio su quale regime scegliere, utilizza il simulatore forfettario oppure chiedi una consulenza gratuita allo studio. La scelta del regime fiscale è fondamentale per ottimizzare costi, semplificare la burocrazia e accedere alle agevolazioni previste.

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